Episodio in due parti: https://www.spreaker.com/episode/mano-dayak-una-vita-per-il-deserto-prima-parte–63485161 – https://www.spreaker.com/episode/mano-dayak-una-vita-per-il-deserto-seconda-parte–63517651
Il deserto da sempre ha stimolato la nostra immaginazione: metafora del vuoto e del nulla, spazio magico popolato da spiritelli malvagi e apparizioni salvifiche, luogo di espiazione o di incontro con se stessi, notti stellate e tramonti spettacolari, carovane di mercanti e popolazioni nomadi, sempre in movimento eppure immutabili nei secoli.
Al di là di possibili esperienze turistiche anche estreme, cosa sappiamo realmente della vita dei beduini, dei Berberi e dei Tuaregh, se non che questi ultimi sono fieri abitanti del deserto che conosciamo sotto il nome di uomini blu?
Mano Dayak è stato un piccolo Tuaregh del Niger che, una volta cresciuto, è uscito dal deserto per farcelo conoscere e amare, battendosi per una vita in pace del suo popolo, e poi è morto vittima di un inquietante incidente aereo.
Nelle sue memorie ci ha regalato una immagine vivissima del deserto, dove le vite rampicanti si contano a migliaia.
Nel podcast ho riassunto l’autobiografia di questo personaggio straordinario che racconta con estremo candore i suoi primi anni nel deserto, un mondo difficile che lui ha vissuto come in una fiaba che riesce ad ammaliare anche il lettore. Il libro è stato poi pubblicato dopo la sua morte consentendoci di entrare in mondi lontani che la nostra presunzione occidentale a volte non ci consente di capire e forse nemmeno di immaginare.